di Gaetano Di Tommaso,
Settemilacinquantanove parole in poco più di un’ora, tanto è servito a Barack Obama per lanciare la sua campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del prossimo novembre. Nel suo terzo Discorso sullo Stato dell’Unione Obama ha parlato soprattutto da candidato in cerca di rielezione, difendendo le conquiste della sua amministrazione e andando all’attacco contro i repubblicani sulla gestione dell’economia e della sperequazione sociale. A sottolineare il taglio elettorale dell’intervento sono stati i toni populistici scelti per rivolgersi al paese. Per l’occasione Obama ha rispolverato patriottismo e protezionismo economico con l’obiettivo di catturare l’attenzione dell’America più profonda, ancora schiacciata dal peso psicologico della crisi.
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