di Giovanni Piazzese
Quando il 12 gennaio 2010 Haiti ha tremato, la vita per i cittadini dell’isola, in particolare quella di coloro che vivevano a Port-au-Prince e dintorni, è cambiata drasticamente.
Le macerie degli edifici pubblici, delle abitazioni e delle poche infrastrutture del paese hanno intasato le strade della capitale e dei centri limitrofi, i morti e i feriti hanno cominciato ad affiorare ad ogni angolo, mentre i sopravvissuti al disastro cercavano una sistemazione d’emergenza allestendo rifugi improvvisati nelle piazze o abbandonando le zone del sisma per raggiungere luoghi più sicuri.
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