di Alberto Mariani
Storicamente c’è uno Stato europeo che più degli altri ha avvertito il proprio collocamento geografico come una barriera insormontabile alla propria espansione, non tanto territoriale, quanto in termini di sviluppo economico e di indipendenza politica. Questa nazione è la Polonia, le cui ambizioni sono state spesso sterilizzate – a dispetto del suo peso territoriale e demografico – nella morsa di vicinanze irrequiete come quelle con Germania e Russia, che dal canto loro hanno sempre preferito tenere i polacchi in un regime di sudditanza anche in virtù del suo potenziale; un «too big to gain», verrebbe da dire.
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